Full Spectrum Srl - divisione Hemp4Thy - "the startup in novel food" - già il nome significa che la canapa sia per te, ma solo ed unicamente i benefici del vegetale e non gli aspetti psicotropi. La produzione di Hemp4Thy, da chemiotipo 3, trattata a freddo, mantiene unicamente la parte "nobile" del CBD, annullando il THC ancora presente o rendendolo talmente banale tale da passare qualsiasi test antidroga, anche il più rigido, poiché non ha alcun effetto dopante.

Impatto sulla salute

Un cannabinoide è una molecola naturale che si trova nella pianta di cannabis/canapa. Vi sono oltre 110 cannabinoidi noti attualmente, con la forte probabilità che altri vengano scoperti durante la fase attuale di ricerca che ha avuto una impennata negli ultimi mesi. I cannabinoidi interagiscono con il corpo umano attraverso i recettori del sistema endocannabinoide o ECS. L'ECS è in realtà un sistema recentemente scoperto che regola la nostra omeostasi e le funzioni di salute come l'umore, l’ansia, lo stress, il sonno, le infiammazioni, il dolore ed altro ancora. 

L’ECS è composto principalmente da 2 recettori: CB1 e CB2. Mentre il CB1 si lega principalmente al cervello e al sistema nervoso, il recettore CB2 interagisce principalmente con il nostro sistema immunitario. Il nostro corpo produce naturalmente i propri endocannabinoidi, ma quando sono fuori equilibrio, sentiamo ansia, stress, altri disturbi dell'umore e possiamo anche avere problemi a dormire.

I cannabinoidi come THC, CBD, CBDA e altri possono imitare gli endocannabinoidi naturali del nostro corpo. Si legano ai nostri recettori CB1 e CB2 per produrre i loro molti potenziali benefici per la salute.

I vari cannabinoidi producono diversi benefici perché ognuno di essi ha caratteristiche uniche e si legano ai nostri recettori in modo diverso. Spesso, i cannabinoidi funzionano ancora meglio in tandem con altri cannabinoidi e composti, un fenomeno noto come l'effetto entourage, presente nei nostri prodotti.

Nonostante il suo recente boom di popolarità, esiste ancora uno stigma sul CBD dovuto alla sua relazione con il THC e la marijuana, ma nonostante condividano un'origine, CBD e THC svolgono funzioni diverse.

Il THC, o tetraidrocannabinolo, è il composto psicoattivo presente nella Cannabis Sativa Chemiotipo 1. In breve, il THC è il composto che provoca “alterazione” sensoriale ed ha effetti sulle cellule cerebrali in genere.

Nel frattempo, il CBD, o cannabidiolo, si trova nella stessa pianta, ma in realtà non è psicoattivo, il che significa che il CBD non darà un effetto psicotropo mentre produce i suoi benefici terapeutici.


I prodotti a base di CBD che hanno un alto contenuto di THC provengono dalle piante di Cannabis (Chemiotipo 1), mentre la maggior parte dei prodotti a base di CBD che vedete sul mercato, e gli unici tecnicamente consentiti dalla Food and Drugs Administration USA, sono quelli che hanno un contenuto di THC pari o inferiore allo 0,2%, provenienti da canapa industriale (Chemiotipo 3).


Tutti i cannabinoidi nella cannabis e nella canapa sono provenienti dall'acido cannabigerolico (CBGA), definito anche come la “madre di tutti i cannabinodi”.

Gli enzimi vegetali poi convertono il CBGa in una combinazione dei tre principali precursori dei cannabinoidi: acido tetraidrocannabinolico (THCA), acido cannabicromenico (CBCA) e acido cannabidiolico (CBDA). La combinazione dipenderà dalla varietà da cui derivano: in particolare, la canapa industriale (Chemotipo 3) è caratterizzata da un alto contenuto di CBD e basso contenuto di THC (<0,2%).

Il CBDA è un composto non psicoattivo che funge da precursore del CBD. Più specificamente, il CBDA è decarbossilato per creare CBD, il che significa che deve essere riscaldato oltre i 160°. Questo può accadere istantaneamente se fumato o vaporizzato, o lentamente se il materiale vegetale viene lasciato asciugare al sole o anche a temperatura ambiente. Il processo di estrazione innovativo del nostro fornitore consente quindi di mantenere le molecole acide non psico-attive (CBGA, CBDA) presenti in origine nella pianta.

Mentre la ricerca in CBDA è in fasi molto precedenti rispetto anche CBD, sappiamo che condividono alcune somiglianze. Primo, essi sono entrambi non psicoattivi. Questo perché il CBD e il CBDA non interagiscono direttamente con i nostri recettori endocannabinoidi.

In secondo luogo, si pensa che il CBD e il CBDA causino i loro effetti distintivi attivando i recettori della serotonina 5-HT1A, neurotrasmettitore vitale nel cervello che è strettamente coinvolto nella regolazione dell’umore, sonno, ansia e persino della nausea.

Uno studio ha trovato che il CBDA produce effetti antidepressivi a dosi da 10 a 100 volte inferiori al CBD. Ciò è dovuto alla relazione del CBDA con i recettori della serotonina. Per questo stesso motivo, il CBDA è stato ulteriormente studiato come farmaco anti-nausea: la ricerca ha dimostrato come il CBDA sia mille volte più efficace nel ridurre la nausea rispetto al CBD.


Il CBD, e di conseguenza potenzialmente il CBDA, possono quindi essere utilizzati come integratori alimentari per ottenere una serie di benefici:


Ricercatori Statunitensi hanno scoperto che gli acidi cannabinoidi estratti dalla cannabis sativa (CBDA, CBGA) prevengono l'infezione delle cellule epiteliali umane, concludendo che i cannabinoidi possono avere il potenziale per trattare il COVID-19. Utilizzando uno pseudovirus che esprime la proteina spike SARS-CoV-2, gli scienziati hanno scoperto che l'acido cannabigerolico (CBGA) e l'acido cannabidiolico (CBDA) hanno efficacemente bloccato l'infezione dalle varianti alfa (B.1.1.7) e beta (B.1.351). Nell'ottobre 2021, i ricercatori italiani hanno scoperto che il cannabidiolo ha il potenziale di inibire la citotossicità e l'infiammazione indotta dalla proteina SARS-CoV-2.


Prodotto

L’innovativo metodo di estrazione, per cui siamo distributori esclusivi, consente la produzione di un’oleolita CBD 100% “Full Spectrum” ad un prezzo all’utente finale competitivo con le alternative diluite presenti sul mercato (normalmente una concentrazione di prodotto che non supera mai il 20% nei casi più qualitativi). 

I prodotti finiti includono:


Il processo di estrazione, assolutamente innovativo, in uso esclusivo e protetto da segreto industriale, consente di trasferire, senza l’utilizzo di solventi chimici, le molecole contenute nella Canapa Industriale Chemiotipo 3 - da non confondere con la Cannabis Chemiotipo 1. L’estrazione verso il liquido vettore avviene sia nel fiore che nelle foglie e dal materiale di scarto. L’olio prodotto viene definito quindi come “Full Spectrum” (prodotto fitocomplesso a pieno spettro) contenente tutti i principi attivi derivati dalle molecole della pianta (THCA, CBDA, CBGA, Terpeni, ecc).

L’estrazione a freddo consente all’olio di conservare tutte le molecole, oltre che ai terpeni, flavonoidi, vitamine (tra cui Omega 3, 6 e 9), minerali, acidi grassi essenziali e antiossidanti presenti in origine nella pianta, per un’azione efficace ed un completo effetto entourage, senza possedere alcuna proprietà psicoattiva. 

La provenienza da canapa coltivata biologicamente garantisce, inoltre, l’assenza di idrocarburi (metalli pesanti), caratteristici della canapa utilizzata per addizionare CBD agli oleoliti tradizionalmente presenti sul mercato.

Tutto questo è tracciabile e verificabile, per ogni singola boccetta di prodotto, tramite l’apposito codice QR, riportato su ogni confezione, che descrive le analisi in termini di: molecole, terpeni e idrocarburi del lotto di provenienza (lotto = ca. 100L)

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